Pubblicato il Decreto 26 giugno 2024, 127 del MASE recante la disciplina della cessazione della qualifica di rifiuto dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione e di altri rifiuti inerti di origine minerale (G.U. n. 213 dell’11.09.2024), in vigore a partire dal 26 settembre 2024.

A partire dal prossimo 26 settembre i produttori di aggregati recuperati avranno 180 giorni per presentare un aggiornamento della comunicazione di inizio attività o l’istanza di aggiornamento dell’autorizzazione ambientale, adeguandosi a quanto previsto nel Regolamento. Restano autorizzate con EoW caso per caso le operazioni di recupero “aventi a oggetto in tutto o in parte rifiuti non elencati nell’Allegato 1, Tabella 1, punti 1 e 2” e i “rifiuti elencati in tale allegato e destinati a scopi specifici differenti rispetto a quelli previsti dall’articolo 4”.

Il decreto abroga e sostituisce il precedente decreto ministeriale in materia (Decreto 152/2022), che aveva generato forti criticità per il settore che si occupa della gestione di questi rifiuti tanto da spingere gli operatori, tramite ANPAR ed ASSOAMBIENTE, a richiedere una sua revisione al fine di rendere realmente percorribile, operativamente, il recupero di tali rifiuti. La precedente versione del decreto, in particolare, era stata considerata troppo restrittiva nei limiti imposti alla presenza di contaminanti negli aggregati recuperati, in misura tale da impedirne l’impiego nelle diverse applicazioni e, di fatto, bloccandone l’uso con ripercussioni sull’intera filiera edile. Le criticità avanzate dalle imprese erano state condivise anche dal Consiglio di Stato in un parere nel quale si invitava il Ministero a valutare “la logicità e proporzionalità complessiva della manovra normativa”.

Il DM 127/2024, la cui struttura ricalca quella del precedente, prevede una tabella (tabella 2 dell’allegato 1) recante i parametri e i valori da rispettare per conseguire lo status di EoW che per ogni contaminante sono differenziati sulla base degli utilizzi, riportati all’allegato 2, cui l’aggregato recuperato sarà destinato. In particolare i contaminanti avranno valori soglia diversi a seconda che siano destinati a recuperi ambientali, riempimenti e colmate, oppure ad applicazioni avanzate quali realizzazioni di corpi rilevati, miscele bituminose, sottofondi stradali, strati di fondazione fino al confezionamento di miscele legate, calcestruzzi e cemento. L’allegato 1 riporta poi i rifiuti ammissibili alle operazioni di produzione di EoW, le verifiche sui rifiuti in ingresso, il processo di lavorazione minimo e deposito presso il produttore, i requisiti di qualità dell’aggregato riciclato e le norme tecniche di riferimento per la certificazione CE dell’aggregato recuperato.

Tra le altre novità del nuovo decreto si evidenzia l’estensione ai rifiuti ammissibili alla produzione di aggregati recuperati anche ai rifiuti da costruzione e demolizione abbandonati (codice EER 200301); l’aggiunta della norma UNI EN 13108, relativa alle specifiche del materiale per le miscele bituminose, tra le norme tecniche di riferimento per la certificazione CE dell’aggregato recuperato e l’aggiornamento della tabella 5 dell’allegato 2 recante l’elenco delle norme tecniche per l’utilizzo dell’aggregato recuperato. Tali interventi e modifiche hanno consentito il superamento di molte delle criticità applicative che avevano reso la prima versione del decreto inattuabile, anche se permangono alcune problematiche che sono state prontamente segnalate al MASE dalle Associazioni, tra cui l’esclusione dei rifiuti inerti interrati dall’elenco di quelli ammissibili alla produzione di EoW e le limitazioni all’utilizzo degli aggregati riciclati in riempimenti e ripristini.

Per tale ragione il MASE, nel corso di un recente incontro con le Associazioni della filiera (al quale hanno preso parte anche ANPAR ed ASSOAMBIENTE), ha espresso la volontà di attivare un Tavolo di confronto sull’applicabilità del decreto in modo da raccogliere le criticità che gli operatori dovessero riscontrare e valutare i possibili strumenti per una loro efficiente e rapida soluzione.

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