Il 21 settembre il Presidente Paolo Barberi e il Delegato Regionale Lombardo Stefano Micco sono intervenuti, nell’ambito della digital edition 2020 di INERTIA, a due incontri tecnici.
Nel webinar “Il decreto End of Waste in materia di recupero di rifiuti inerti da C&D”, moderato dall’ing. Stefano Cicerani e a cui hanno partecipato per il Ministero dell’Ambiente l’ing. Pierluigi Altomare, per ISPRA l’ing. Valeria Frittelloni, l’avv. Paola Ficco, giurista ambientale e la dott.ssa Barbera Gatto in rappresentanza di CNA, il Presidente Barberi ha espresso una moderata soddisfazione per l’ormai prossima pubblicazione dell’atteso decreto di end of waste per i rifiuti inerti da costruzione e demolizione.
Dopo un lavoro durato quattro anni, tra frequenti e vivaci confronti e una dialettica molto accesa tra le associazioni e la Pubblica Amministrazione, le aspettative di ANPAR sui contenuti del Decreto erano certamente maggiori (vedi position paper dell’Associazione).
Il Decreto, dando finalmente una legittimità tecnica e ambientale all’uso degli aggregati riciclati e facendo chiarezza sulle condizioni necessarie per il passaggio da rifiuto a prodotto, può tuttavia dare un forte impulso all’uso dei prodotti recuperati nel settore delle opere pubbliche, soprattutto in questo periodo di ripartenza economica post emergenza sanitaria in cui sono attesi forti investimenti (recovery fund) per l’ammodernamento e per l’ampliamento della rete infrastrutturale italiana.
Il Presidente Barberi ha sottolineato inoltre che la pubblicazione del Decreto e.o.w. è un tassello fondamentale anche per l’emanazione di un altro importante e atteso provvedimento che è il Decreto C.A.M. strade. La valorizzazione dell’utilizzo degli aggregati riciclati, derivanti dal recupero della frazione più importante per massa dei rifiuti prodotti in Italia, è infatti fondamentale per la transizione del Paese verso un’Economia circolare il Delegato Regionale Lombardo Stefano Micco è intervenuto all’incontro tecnico “La Prassi di Riferimento UNI/PdR 75:2020 “Decostruzione Selettiva”, moderato dall’Architetto Paola Altamura di ENEA che vi ha partecipato con i seguenti altri relatori:
- Elena Mocchio | UNI – Responsabile Divisione Innovazione
- Giulio Angelucci | Ufficio Gestione rifiuti – Provincia Autonoma di Bolzano, Tavolo Tecnico UNI
- Michele Vicentino | GL UNI Sostenibilità in Edilizia
- Ivan Poroli | NADECO
Il 3 febbraio 2020 è stata pubblicata sul sito dell’UNI la nuova Prassi di Riferimento “volontaria” UNI/PdR 75:2020 “Decostruzione selettiva – Metodologia per la decostruzione selettiva e il recupero dei rifiuti in un’ottica di economia circolare”. La prassi di riferimento UNI/PdR 75:2020 non è una norma nazionale bensì un documento che raccoglie prescrizioni relative a prassi condivise dal Tavolo “Decostruzione Selettiva UNI” e che costituisce un’importante linea guida verso l’applicazione dei principi di economia circolare nei cantieri.
L’Ing. Micco ha espresso soddisfazione per l’emissione della Prassi che, soprattutto nella fase finale della sua predisposizione, ha visto accogliere da parte del Gruppo di Lavoro UNI le numerose osservazioni proposte da ANPAR elaborate sulla base di un costante impegno dell’Associazione a sostegno della separazione in cantiere dei principali flussi di rifiuti e per la diffusione di pratiche di demolizione selettiva sostenibili e necessarie per la produzione di aggregati riciclati di alta qualità.
Tale impegno ha avuto il suo apice con la partecipazione alla predisposizione del PROTOCOLLO EUROPEO PER LA GESTIONE DEI RIFIUTI DA C&D, sviluppato dal Giugno 2015 al Settembre 2016 congiuntamente tra: la Commissione Europea (DG GROW), i rappresentanti europei dei settori industriali, Amministrazioni Pubbliche nazionali.
Micco ha sottolineato inoltre l’importanza di convertire al più presto la Prassi in una vera e propria norma UNI in modo che possa presto diffondersi l’utilizzo di best practice per la demolizione selettiva e che tutto il settore possa valorizzare, anche a livello economico, l’impegno di imprese e impianti di trattamento per la transizione del Paese verso un’Economia Circolare”.