L’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA) ha pubblicato una beve nota informativa intitolata “Rifiuti da costruzione e demolizione: sfide e opportunità in un’economia circolare“, consultabile qui, dove viene evidenziata la necessità di un maggior impegno da parte degli Stati membri per aumentare la prevenzione e il riciclo della grande quantità dei rifiuti prodotti dal settore delle costruzioni e delle demolizioni in Europa. La nota sottolinea infatti come, ad oggi, molti dei flussi di materiale provenienti dal trattamento dei rifiuti da C&D non sono adatti per il riutilizzo o il riciclo di alta qualità, ostacolando così la piena transizione verso i principi dell’economia circolare.
La nota rileva come in Europa i rifiuti da C&D siano il flusso più consistente raggiungendo, nel 2016, le 374 milioni di tonnellate, escludendo terre e rocce da scavo. Pertanto, in considerazione dei rilevanti quantitativi in gioco e delle difficoltà di gestione si comprende come il settore delle costruzioni sia considerato tra i settori prioritari secondo il prossimo piano d’azione per l’economia circolare, a cui sta lavorando la Commissione europea.
Nella nota viene evidenziato come, sebbene molti Stati membri abbiano raggiunto e superato l’obiettivo di riciclo di almeno il 70% dei rifiuti da C&D, il recupero di questi rifiuti si basi in gran parte su operazioni di riempimento. Nella nota viene rilevato che una migliore prevenzione dei rifiuti da C&D e un riciclo di qualità superiore possano essere raggiunti solamente con l’attuazione di misure finalizzate:
- a rendere i materiali riciclati più competitivi in termini di costi rispetto ai materiali vergini;
- a fornire informazioni circa i materiali utilizzati negli edifici esistenti;
- a sensibilizzare gli utenti finali sulla qualità degli aggregati riciclati (prevedendo standard e passaporto dei materiali);
- a migliorare le modalità di demolizione.
Rimandiamo alla nota per maggiori informazioni.