ANPAR partecipa al progetto “EDILIZIA E INFRASTRUTTURE VERSO L’ECONOMIA CIRCILARE” in veste di promotore, insieme ad altri partner ANCE, ANAEPA (Confartigianato), CNA Costruzioni, ATECAP (Federbeton), CONFCOOPERATIVE e LEGACOOP ad un progetto realizzato da Centro Materia Rinnovabile (CMR) con lo scopo di favorire i rapporti tra domanda e offerta di materiali recuperati, nelle filiere dell’edilizia e delle infrastrutture.
Obiettivo del progetto è produrre un pacchetto di proposte tecnico/normative integrate, concertate con le associazioni di categoria della filiera e finalizzate allo sviluppo di pratiche di economia circolare nel comparto.
Il lavoro è stato suddiviso in due fasi:
1) una ricerca (avviata nell’ottobre 2016 e in conclusione entro settembre 2017) nella quale sono stati interpellati associazioni, imprese e vari stakeholder in tutto il territorio nazionale, per avere un quadro rappresentativo dei problemi che oggi impediscono la valorizzazione dei materiali recuperati e per avere una prospettiva concreta delle soluzioni praticabili. La ricerca ha messo a fuoco una prima serie di proposte di carattere tecnico/normativo, che sono state presentate alle istituzioni di riferimento: il 25 luglio si è tenuta una audizione presso la Commissione bicamerale di Inchiesta sui Rifiuti e il 26 luglio un incontro con la Direzione Rifiuti del Minambiente, a cui hanno partecipato anche i rappresentanti di FISE UNIRE e ANPAR.
2) un programma operativo (che si svilupperà da settembre 2017 a marzo 2018) nel quale il gruppo di lavoro perfezionerà l’analisi degli aspetti tecnici e normativi individuati, nel costante confronto con le istituzioni, e analizzerà i flussi di materiali valorizzabili che – oltre ai rifiuti inerti – sono collegati ai processi di economia circolare in edilizia. In particolare il programma operativo prevede lo sviluppo di caratteristiche tecniche dei rifiuti da C&D ai fini End of Waste, nonché la definizione delle procedure di controllo relative.
Tra gli obiettivi del programma vi è anche quello di mettere a punto un modello di sistema collettivo per l’edilizia e le infrastrutture (secondo i principi EPR, Extended Producer Responsibility), ripartito in una serie di sottosistemi coordinati. Un sistema flessibile, governato dalle imprese e controllato dalle istituzioni, in grado di attivare strumenti tecnici ed economici omogenei a livello nazionale, per rendere praticabile la valorizzazione dei flussi di materia implicati.
Sono pubblicati in Area Riservata ulteriori approfondimenti nel documento di sintesi della Ricerca.